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Vegetariano
= chi esclude dalla sua
alimentazione tutta la carne, di mammiferi, volatili, pesci, crostacei e di ogni
altra specie. Chi non mangia animali terresti ma si nutre di pesci NON è
vegetariano.
Vegano
= chi è vegan non consuma prodotti di origine animale: carne, pesce, latte e derivati
(yogurt, formaggi, burro), uova, miele (che sono comunque fonte di sofferenza e
morte per molti animali). Non usa prodotti di origine animale come pelle,
pellicce, cosmetici ecc.
Veg*ani
= il termine si utilizza per comodità nell'indicare sia vegetariani che vegani.
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Gli animali umani, che incarcerano, mangiano e sfruttano gli animali non umani, fingono che questi non sentano dolore. E' necessaria infatti una netta distinzione tra noi e loro, se vogliamo farne ciò che vogliamo, se li indossiamo e li mangiamo senza avvertire rimorsi o sensi di colpa. Gli umani, che spesso si comportano con crudeltà verso gli animali, vogliono credere che essi non possano soffrire. In realtà il comportamento degli animali dimostra il contrario: essi sono troppo simili a noi.
Carl Sagan e Ann Druyan - Scienziati - Tratto da: Shadows of Forgotten
Ancestors, 1992
I
tentativi di screditare l' alternativa vegetariana attestano puntualmente che
nessuno è piu' fanatico di chi, non conoscendo un argomento, si aggrappa all'
uso di arretrati luoghi comuni.
Per
tutti quelli che dicono: "fareste meglio ad occuparvi prima delle
sofferenze umane..."
David Cowles Hamar ha fornito una
buona risposta a quest'affermazione: "Gli umani sono animali, quindi i
diritti animali sono diritti umani". Potremmo altrimenti osservare che
'concedere' diritti alle donne o ai neri non ha sminuito quelli dei maschi o dei
bianchi. Essere moralmente coerenti, facendo entrare i diritti dei non umani
nell'ambito dell'etica allargare il campo della considerazione etica, nobilita
gli umani.
Le sofferenze degli umani non rappresentano una
ragione per dimenticarsi quelle degli altri animali. Non e' possibile separare
una specie dall'altra: siamo tutti animali. Dobbiamo sforzarci di rendere il
mondo migliore per tutti. Il veganismo e' un passo avanti in questa direzione,
non un' alternativa ad essa. Gli umani dipendono dalla salute e dal benessere
del pianeta che li sostenta. Noi vogliamo che gli umani godano della miglior
qualita' di vita possibile, che riteniamo possa ottenersi soprattutto nutrendosi
con una dieta vegana. Se ognuno di noi adottasse questa dieta, la salute di
tutto il Paese migliorerebbe immediatamente. I vegani e i vegetariani mediamente
vivono meglio e piu' a lungo di coloro che scelgono di consumare carne e altri
prodotti di origine animale, tutti ad alto contenuto di colesterolo, grassi e
cancerogeni.
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CHI
MANGIA CARNE CONTRIBUISCE ALLA FAME NEL MONDO
13 milioni di persone,
ogni anno, muoiono di fame; altrettanti muoiono invece per malattie causate da
un eccessivo consumo di carne. Si calcola che sulla terra ci siano 15 miliardi di
capi di bestiame allevati dall' uomo. I paesi industrializzati impiegano ben 2/3
della loro produzione cerealicola per l'allevamento del bestiame e si accaparranno le terre migliori del terzo mondo per coltivare cereali destinati
agli animali d'allevamento (36 dei 40 paesi piu' poveri del mondo esportano
cereali negli Stati Uniti dove il 90% del prodotto viene utilizzato per nutrire
gli animali destinati al macello). Se tutti i terreni coltivabili della terra
venissero usati per produrre vegetali, si potrebbe sfamare una popolazione 5
volte superiore a quella attuale: verrebbe quindi risolto il problema della
fame nel mondo.
Ogni
volta che mangi un pezzo di carne togli il cibo ad un bambino...
Il
racket dell’Hamburger
IMPATTO AMBIENTALE
(inquinamento)
Per ottenere 1 kg di
carne occorrono 15 Kg di cereali; il resto va in escrementi. Questi, vista la
grande quantita', non possono essere riassorbiti immediatamente dal terreno e di
conseguenza immettono ammoniaca e metano nell'atmosfera. L'ammoniaca prodotta
dagli allevamenti è riconosciuta come una delle cause maggiori delle piogge
acide e il metano va ad aggiungersi a quei gas responsabili dell' effetto serra.
Per poter nutrire un cosi' alto numero di animali è necessario una
sovraproduzione di cereali e per fare cio' vengono utilizzati una grande
quantita' di fertilizzanti (ozoto e pesticidi). l'ozoto finisce nei fiumi e nei
mari, soffoca i pesci e facilita il formarsi delle alghe (mucillagine). I
pesticidi vengono ingeriti dagli animali, avvelenando la loro carne. Ogni anno
viene bruciata una parte della foresta amazzonica (è grande ma finira', e poi
cosa respiriamo?) per far posto a nuove coltivazioni di cereali e a nuovi
allevamenti, la cui carne è destinata al mercato europeo.
CONSUMO D' ACQUA
Il
70% dell'acqua utilizzata sul pianeta è consumato dalla zootecnia e
dall'agricoltura (i cui prodotti servono per la maggior parte a nutrire gli
animali d'allevamento). Quasi la metà dell'acqua consumata negli Stati Uniti è destinata alle
coltivazioni di alimenti per il bestiame. Gli allevamenti consumano una quantità
d'acqua molto maggiore di quella necessaria per coltivare soia, cereali, o
verdure per il consumo diretto umano.
Una vacca da latte beve
200 litri di acqua al giorno, 50 litri un bovino o un cavallo, 20 litri un
maiale e circa 10 una pecora. Il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre soli cinque chili di carne
bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media in un anno.
CARNE
E SALUTE (chi non la mangia ha il cuore sano!)
Chi consuma carne ha il
40% di possibilita' in piu' di sviluppare tumori,
superiore quindi anche al tabacco.
La
necrofagia è
quanto di più dannoso si può immaginare per la sua salute: la carne e' tanto
priva di fibre e carboidrati quanto gonfia di grassi saturi e colesterolo.
Numerosi studi hanno
evidenziatola stretta relazione esistente tra dieta a forte contenuto di grassi
saturi di tipo animale e cancro e come invece abbiano
minor incidenza nei vegetariani. Anche il prof. Umberto Veronesi (dir.
scientifico dell' Istituto europeo di oncologia) è vegetariano.
I vegetariani , inoltre,
risultano essere meno soggetti all' 80% in meno di malattie dei mangiatori di
carne.
Statistiche mediche
hanno constatato come diabete, trombosi, osteoporosi, artriti, malattie renali,
obesita' e ipertensione siano strettamente legate al consumo di carne.
Adulti, bambini,
anziani, donne in gravidanza, neonati, sportivi tutti posso essere
vegetariani/vegani ed avere solo benefici per la salute.
L' UOMO
E' CARNIVORO? (un mito da sfatare)
FALSO! L' uomo
non è
carnivoro. L' organismo dell' uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non
è fatto per mangiare cadaveri di animali perchè ne rimane intossicato a causa
delle sostanze tossiche contenute nella carne. L' organismo di un animale
carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio organismo con la massima
velocita' possibile, data la sua tossicita'. Una riprova di queto dato è data
dal fatto che il suo intestino è lungo 3 volte il corpo, mentre quello dell'
uomo ( e degli animali frugivori) è pari a 12 volte la lunghezza del corpo.
Inoltre le mucose spesse e muscolose dei carnivori tollerano forti succhi
gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l'uomo ne rimane
danneggiato.
L' essere umano
appartiene all' ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori,
cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l' embriologia,
l' anatomia comparata confermano come l' uomo sia strutturato per cibarsi di
frutti freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed
interiora come i carnivori. Questi infatti hanno conformazione dentale,
patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di offesa, caratteristiche di
potenza e aggressivita', apparato digerente, intestinale, escretorio,
sudorifero, circolatorio adatti ad utilizzare l'alimento carneo come fonte
glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e di sangue. gli esseri
umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare.
Molti sono ormai gli scienziati concordi nell' affermare che l' uomo si è
convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessita'
legate alla inospitabilita' delle foreste nell'ambiente originario, circa 2
milioni di anni fa nell' era Neozoica. In quell' epoca avvennero infatti
glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacci e avvento dei clima piu'
caldi) e periodi di siccita' contrapposti a forti diluvi. L' Homo Habilis
sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravivere, pagando pero'
con l' accorciamento della vita media. L' uomo è diventato carnivoro in epoche
in cui non si conoscevano i danni della carne.
Oggi solo gli esquimesi restano
un popolo carnivoro per assoluta necessita'. La durata della vita media di
questo popolo è 25-30 anni, muoiono vittime dell' arteriosclerosi causata dall'
alimentazione carnivora.
IL BUSINESS E LE
MENZOGNE
Si puo' interrompere la
carne-dipendenza in maniera graduale o immediata: il business dell 'industria
carnea, che ne incoraggia il consumo e che maschera la crudelta' degli
allevamenti intensivi, ha per anni diffuso menzogne colossali sull'
indispensabilita' della carne sui suoi supposti benefici.
Molti animali vengono
macellati appena nati in modo che gli allevatori possano incassare i premi dell'
Unione Europea per la riduzione dei capi.
Approfondimenti
(dati economici).
ETICA E MORALE
Diventare
vegani è una scelta di vita. Di rispetto per la vita di tutti gli
esseri viventi.
Se
l' uomo non ha avuto ritegno ad escogitare luoghi quali i campi di
concentramento, possiamo ben comprendere come, di fronte ad interessi economici
incalcolabili, egli possa aver partorito l'idea aberrante degli allevamenti
intensivi dove gli animali sono trasformati da esseri viventi in vere e proprie
macchine per la produzione di uova, latte, carne.
L' uomo
si distingue dall'animale non umano per l'intelligenza, per il senso etico e
morale, noi possiamo scegliere di alimentarci senza uccidere.
Molte
persone dicono di amare e rispettare gli animali, ma in realtà parlano del
proprio cane o del gatto di casa, distinguendo così animali da
"carne" con gli animali "domestici".
In
realtà il maiale, la mucca, il pollo, il coniglio, le galline ovaiole non sono diversi dai nostri
animali che teniamo in casa, hanno la stessa capacità di soffrire, hanno le
stesse sensazioni ed emozioni, perchè allora questa distinzione? perchè chi
dice di amare gli animali continua a mangiarli?
Gli
animali sentono il desiderio di vivere e il dolore per essere ucciso
esattamente come gli esseri umani. Le grida mentre vengono uccisi sono
terribili. E' possibile continuare a mangiare animali quando sappiamo come
soffrono?
Se
i mattatoi avessero le pareti di vetro la maggior parte delle persone
sarebbero vegetariane.
Oggi
noi non ammazziamo direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di
intermediari: i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori, i pescatori...
Quindi diventando vegani, si può contribuire a salvare milioni di animali che non vivono
meglio degli animali da laboratorio, anche loro nascono e vivono in piccole
gabbie, trattati come oggetti ed infine uccisi.
ecco come vengono tenuti
maialini e scrofe
L' EVOLUZIONE
Carne mangia carne? una interessante
riflessione
CURIOSITA'
Vegetariano:
dal latino vegetus (forte, sano, vigoroso)
Gli
animali piu' forti alle fatiche fisiche sono vegetariani:
l'
elefante, il rinoceronte, l' ippopotamo, le scimmie antropomorfe (scimpanzè,
gorilla, etc.); o ancora quelle che l' uomo ha sempre sfruttato per eseguire
lavori pesanti: bue, cavallo, mulo, asino.
Gli
animali piu' prolifici sono vegetariani: il conigli.
Gli
animali piu' longevi sono vegetariani: l' elefante.
Alcuni personaggi storici famosi e VEGETARIANI:
Ippocrate, Gandhi, Darwin, Einstein, Freud, Galileo,
Goethe, Kafka, Leonardo, Luther King, Newton, Pascal, Pitagora, Platone,
Plutarco, Rousseau, Seneca, George Bernard Shaw, Tolstoj, Voltaire, Wagner...
"E
dal momento che noi siamo i sepolcri viventi di animali morti di morte violenta,
come possiamo aspettarci condizioni ideali su questo pianeta?" [George Bernard Shaw]
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COSA MANGIARE? |
L'
assimilazione equilibrata di cereali, legumi, verdura e frutta garantisce
l'apporto più congeniale per il nostro organismo di proteine, vitamine, ferro,
sali minerali, carboidrati, grassi.
Perchè oltre la carne ed il
pesce è meglio togliere
anche i derivati come latte,
formaggio?
I derivati animali non solo
perchè non fanno bene a noi,
ma la produzione comporta
gravi sofferenze agli
animali, leggi:
infolatte.it
PIRAMIDE ALIMENTARE VEGANA
CRESCERE UN BAMBINO VEGETARIANO
I
vantaggi per i bambini L’alimentazione vegetariana è dunque una dieta
validissima anche per i più piccoli, soprattutto nei paesi più ricchi,
dove un bambino su tre è obeso.
A dimostrarlo sono numerosi studi medici italiani e stranieri. Oltre
alla ricerca citata da Luciano Proietti , i riflessi della dieta
vegetariana sullo stato di salute e sull’accrescimento dei bambini sono
stati oggetto di una recente indagine promossa dal Comitato
medico-scientifico dell’Associazione vegetariana italiana in
collaborazione con la Cattedra di Pediatria dell’Università
di Verona. Un gruppo di quindici bambini vegetariani (sin
dallo svezzamento) di otto anni è stato confrontato con un gruppo di
bambini, scelti a caso, ma della stessa età. I risultati sono
stati più che sorprendenti. Bambini vegetariani hanno
presentato un livello di assunzione di ferro superiore, anche se bisogna
riconoscere che il ferro vegetale è meno assimilabile di quello presente
negli alimenti di origine animale. Inoltre avevano valori di colesterolo,
trigliceridi e glicemia notevolmente inferiori rispetto agli onnivori.
E ancora, più muscolo e meno grassi. Infine, la
ricerca ha evidenziato l’assenza di qualsiasi tipo di carenza nutritiva
nel gruppo di bambini vegetariani. Perché allora tanto
accanimento contro chi sceglie di non nutrirsi di carne? "La
verità - spiega il nutrizionista Leonardo Pinelli, docente di Pediatria
Preventiva e Sociale all’Università di Verona - è che l’attuale
ordinamento didattico delle nostre università non assicura un’adeguata
preparazione in materia di alimentazione. La conseguenza è che la maggior
parte dei medici non conosce sufficientemente le problematiche legate alla
dieta vegetariana. E come spesso accade, quando non si conosce bene una
cosa, la si combatte". E non c’è niente di peggio -
aggiungiamo noi - dell’arroganza che nasce dall’ignoranza.
fonte:
Massimo Ilari e Mimmo Tringale (Aam Terra Nuova)
COLLANTI:
cervione (ossa e pelli mucche-cavalli), ittiocolla (o colla di pesce, famosa x
le creste punk, si ricava da vescica natatoria dello storione).
COLORANTI:
(x decreto ministeriale a un alimento possono essere aggiunti coloranti senza
che siano indicati sull’etichetta…)
E120 COCCINIGLIA (colorante di colore rosso naturale ottenuto schiacciando del
cocco femminile di Dactilopius, un insetto della cactus-dimora indigeno in
America Centrale.) -> dolci, bibite,
formaggi e margarina
E161b XANTOFILLE-LUTEINA -> da carotene ma si pensa anche da tuorlo d'uovo,
stessi prodotti di E120
E161c XANTOFILLE-CRIPTOXANTINA -> carotene, tuorlo d'uovo, burro. sempre E120
E120, E470, E472 a-f, E473, E474, E475, E476, E478, E542, E904, E913, E920, E921.
CONSERVANTI:
E252 POTASSIO NITRATO -> minerale o prodotto da materiali di scarto di
animali-vegetali. Serve per conservare la carne.
EMULSIONANTI, STABILIZZANTI, ADDENSANTI,
GELIFICANTI:
E470 SALI DI SODIO , POTASSIO, CALCIO ACIDI GRASSI -> da materie grasse
commestibili. Per caramelle, cioccolato e surrogati, prodotti da forno specifici
E471 MONO E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI ALIMENTARI -> da glicerina e da
acidi grassi. Creme pasticceria, gelati, lieviti, margarina, marmellate,
prodotti da forno
E472b ESTERI DEL MONO E DIGLICERIDI DELL'ACIDO LATTICO-ESTERI LATTICI ->
preparato da acido lattico. Per margarina, pane con grassi, dolci
E473 SUCROESTERI: ESTERI DEL SACCAROSIO CON ACIDI GRASSI ALIMENTARI ->
preparati da acidi grassi alimentari. Gelati, grassi emulsionanti, maionese,
margarina, alcuni prodotti da forno
E474 SUCROGLICERIDI -> ottenuti mediante azione del saccarosio su
trigliceridi naturali (lardo, sego, olio di palma), stessi prodotti E473
E477 ESTERI PROPILENGLICOLICI DEGLI ACIDI GRASSI -> dal propilen glicol e da
acidi grassi. Prodotti dolciari in genere
E481 STEAROIL-2-LATTILATO DI CALCIO. Secondo olaf dovrebbe essere sintetico, ma
ha forti sospetti sia ottenuto da acido lattico, controllate. Viene usato nella
senape.
ADDITIVI ANCORA SENZA "E":
572 MAGNESIO STEREATO -> da acido stereato, presente in grassi vegetali e
animali
631 INOSINATO DI SODIO -> esaltatore di sapidità preparato da estratti di
carne e sardine essicate
904 SHELLAC -> sostanza ottenuta da resina prodotta da insetto che secerne
gommalacca, detto LACCIFER LACCA. Agente lucidante usato sugli agrumi, caramelle
senza incarto, cioccolato e surrogati, mele, torrone.
920 CISTEINA, SUOI CLORIDRATI E SUOI SALI -> derivati sintetici
dell'amminoacido naturale cisteina. Tutte farine tranne che integrale.
CAGLIO:
si può anche ottenere da carciofi, ma quasi sempre da abomaso: quarta e ultima
cavità dei ruminanti.
GELATINA:
la gelatina si ricava bollendo e filtrando ossa, tendini e pelle animale. Molti
vegetariani hanno imparato a evitare le caramelline… ma pochi sanno che le
pellicole in fotografia e al cinema sono coperte da uno strato protettivo di
gelatina (macchina digitale unica soluzione!), che si usa anche nella
chiarificazione dei vini, o nell'industria tessile per produrre carta.
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VIVERE
SENZA CRUDELTA' |
Scegliere
di diventare veg*ani
è scegliere un certo tipo di vita, primo fra tutte
è sicuramente non contribuire all' uccisione o allo sfruttamento di
animali non solo sotto forma di cibo, ma anche come oggetti o capi
d'abbigliamento.
Vengono
usate parti di animali come la pelle, le piume, la pelliccia, la lana e
non solo, quando in realtà al giorno d' oggi ci sono tantissime
alternative.
In commercio esistono prodotti
alternativi che non hanno
comportato morte o sofferenza
degli animali.
Basta fare attenzione alle
etichette!
Scarpe
e borse si trovano in tessuto o sintetiche, i divani in tessuto o
alcantara, giubbotti e piumini con imbottitura di cotone e hi-tec e
naturalmente cosmetici e
detersivi non testati su animali.
A Vigonovo in provincia di
Venezia (al confine con Padova) In Via del lavoro, apre il nuovo negozio
show-room di scarpe
completamente vegan
per info:
www.diromeo.it
CANI
E GATTI
Una volta compiuta la scelta
vegetariana e vegana per noi stessi, si pone il problema di come nutrire i
nostri animali domestici, cani e gatti, per lo più...scelta giusta o sbagliata?
Quanto "naturale" è
nutrirli di scatolette e crocchette prodotte con carni di animali di cui mai,
"in natura" si sarebbero potuti nutrire?
NUTRIRE
GLI ANIMALI DA AFFEZIONE
Tutto quello che devi sapere:
STARTER-KIT
VEGETARIANO
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ALLEVAMENTI
INTENSIVI e ANIMALI
SMEMBRATI VIVI |
Se l' animale vive male la carne
non fa bene. Mucche, ovini e
pollame vivono tutti stressati,
noi siamo quello che mangiamo.
Ogni anno finiscono nei nostri
piatti 10 miliardi di animali.
Ogni anno vengono macellati: 48
miliardi di animali, 131 milioni
al giorno...ovvero 1500 al
secondo.
I vitelli "da
carne bianca"
sono cuccioli che vengono
strappati dalla madre nei primi
giorni di vita, con inevitabile
strazio della vacca, chiusi in
box talmente piccoli da non
permettere loro alcun movimento,
per evitare che la massa
muscolare si sviluppi, e nutriti
fino al giorno della
macellazione (intorno al sesto
mese di vita) con una dieta
priva di ferro affinchè la carne
rimanga bianca.
I vitelli destinati alla
produzione di "carne
rossa"
e i maiali usati per la
produzione di "insaccati" dopo
un periodo di quasi totale
immobilita' in capannoni
maleodoranti ed oscuri, dopo
aver subito una serie di
dolorose operazioni (ovviamente
senza anestesia che comporta
"inutili" spese), come la
castrazione, la recisione delle
corna con fili di ferro
seghettati, il taglio della coda
e dei denti, vengono stipati nei
camion che li conducono al luogo
dove verranno uccisi. Dopo
lunghi e stressanti viaggi in
cui non ricevono nè cibo nè
acqua, le povere bestie giungono
a destinazione, stremate dal
caldo, dal freddo, dal
sovraffollamento, dalla fame,
dalla sete, dal terrore. Con
l'aiuto di bastoni e pungoli
elettrici, vengono trascinati a
forza ed introdotti nel tunnel
della morte dove, in attesa che
venga il loro turno, sono
costretti ad osservare la
violenta fine che li aspetta. Lo
stordimento preventivo, previsto
dalla legge italiana, a volte,
nella fretta, non viene eseguito
correttamente e l'animale viene
sgozzato ed appeso a testa in
giu' ancora in stato di
coscienza, viene smembrato vivo.
Anche per le
mucche da latte
è una vita di sofferenza, sono
stremate dalle continue
gravidanze indotte da
somministrazioni massicce di
ormoni, sofferenti da
infiammazioni mammarie per le
continue mungiture, private dal
contatto dei loro simili,
fecondate artificialmente,
alimentate come se fossero
carnivore fino a diventare
"pazze", e all'eta' di
circa 4 anni abbattute senza mai
aver visto la luce del sole...
Le "galline
ovaiole"
vengono allevate in batteria e
imprigionate in uno spazio
piccolo, private delle
estremita' delle ali e del becco
ed alimentate con farine
ottenute dalla "soppressione"
dei pulcini maschi (triturati
vivi in apposite macchine o
soffocati a migliaia in sacchi
della spazzatura). Forzate da un
intensa luce artificiale a
produrre uova senza sosta, dopo
circa un anno e mezzo vengono
uccise perchè non piu'
efficienti.
In conclusione non esiste un
solo allevamento intensivo che
non comporti crudelta',
sofferenza e morte. Ma, qualcuno
stara' pensando. "qualcosa
bisogna pur mangiare!". Sin dai
tempi piu' remoti sono esistite
persone sensibili che si sono
rifiutate di uccidere animali
per cibarsene e non risulta che
esse abbiano patito carenze
alimentari, anzi. Oggi il numero
dei vegetariani e vegani è in
costante aumento, ed i risultati
medici continuano a confermare
gli innumerevoli vantaggi di una
dieta priva di proteine animali.
da: guida ai prodotti non
testati.
Allevamento intensivo di conigli
I
conigli
vengono allevati in gabbie di
metallo di dimensioni molto
piccole, riducendo lo spazio
vitale al limite minimo. Per la
sua natura schiva e molto timida
necessita di una tana in cui
rifugiarsi. Negli allevamenti
invece i conigli sono stipati in
gabbie prive di ogni rifugio e
in ambiente non del tutto buio
(condizione che preferiscono).
In questo modo all'arrivo di una
figura umana non possono,
impauriti, rifugiarsi da nessuna
parte e sbattono contro le
pareti in cerca di una fuga
disperata. In una gabbia vivono
solitamente più animali. Per
combattere lo stress si fa
spesso ricorso a farmaci che
hanno lo scopo di aumentare
l'appetito. Inoltre è
indispensabile per la loro
sopravvivenza in queste
condizioni l'utilizzo di
antibiotici per tutta la loro
breve vita (80 giorni). Segno
della scarsa
considerazione su questo tipo di
allevamento è il fatto che non
si conteggiano i conigli in base
al numero di animali, ma a peso
di carne macellata.
In Italia si allevano 80 milioni
di conigli da carne. Le pelli
vengono utilizzate nelle
pelliccerie.
Anche nelle macellazioni i
controlli sono molto ridotti, il
che porta spesso all'assenza del
veterinario al momento dello
stordimento, che dovrebbe
avvenire elettricamente o con
monossido di azoto non avviene
quindi sotto il controllo
veterinario, il che porta spesso
a stordire i conigli con metodi
più tradizionali ed economici
come la "classica" botta sulla
testa.
Se i mattatoi avessero le
pareti di vetro tutti sarebbero
vegetariani. L Mc Cartney
Guardate questo sito, scoprite
un'altra crudele realta', e fate
qualcosa per cambiare tutto
questo!
|
IL
TRASPORTO |
L'Italia è un crocevia
importante del commercio degli
animali vivi. I porti di Bari,
Brindisi, Trieste, La Spezia,
Piombino e della Sardegna; i
valichi di Gorizia,
Fernetti-Prosecco (Trieste),
Tarvisio, il Brennero,
Ventimiglia, il Frejus e la Val
d'Aosta, sono i punti-cardine di
una pratica che avrebbe dovuto
essere già stata sostituita dal
trasporto di carne già
macellata. Nel nostro paese
l’approvvigionamento di carne
dall'estero è pari quasi alla
metà del consumo interno; il 40%
arriva tramite il trasporto di
animali vivi ed il 60% come
carne già macellata. Il
settore della macellazione
afferma che è impossibile
trasportare tutta la carne
refrigerata o congelata; in
realtà sono gli interessi
economici coinvolti che
rappresentano un potente
ostacolo alla messa in pratica
di Risoluzioni del Parlamento
Europeo che chiedono, da anni,
la macellazione degli animali il
più vicino possibile al luogo di
allevamento e la fine di questi
viaggi della morte. Le specie
più suscettibili di sofferenza
sono: equini, suini, pollame,
bovini giovani, bovini adulti,
caprini. Nei suini il 70% dei
decessi avviene per shock
cardiogenico e nei polli per
collasso cardiocircolatorio.
Le principali cause di
sofferenza spostamento, carico e
scarico sono:
• modi bruschi e violenti
del personale fino a bastonate
violente sui garretti,sugli
stinchi, sugli occhi e sul naso
(proibite dalla legge) •
rampe ripide e sdrucciolevoli
• cadute • densità di carico,
sovraffollamento,
sottoaffollamento •
prolungata stazione eretta •
stabbi sprovvisti di lettiera
• guida negligente,
accelerazioni, frenate •
eccessiva durata del viaggio
• rumori, vibrazioni •
fattori metabolici •
insufficiente o spesso totale
mancata di abbeverazione e
alimentazione • sbalzi di
temperatura • insufficiente o
totale assenza di ventilazione
• gas nocivi
Tutte le normative, quindi,
vengono ancora una volta
totalmente disattese e ignorate.
E nonostante le istituzioni
promettano controlli sempre più
severi la regola ancora oggi
sembra essere quella del
sovraccarico, con il risultato
che gli animali si feriscano o
arrivino anche qui ad atti di
cannibalismo.
|
Infine
ecco una delle classiche
affermazioni che spesso viene
detto ad un vegetariano
per farlo sentire in colpa:
Anche l'insalata soffre!?!
Giustificare l'uccisione degli
animali per nutrirsene sulla
base dell'assunto che "anche i
vegetali soffrono" equivale ad
affermare che un animale ed un
vegetale soffrono allo stesso
modo, cosa che invece non ha
alcun fondamento scientifico,
infatti un animale non può
certamente essere equiparato ad
un vegetale.
Da un punto
di vista scientifico
effettivamente questo sofisma
non regge, poiché gli animali
hanno un sistema nervoso (del
quale fanno parte i nervi
sensitivi muniti di recettori
del dolore) in grado di
percepire il dolore in maniera
simile a come lo percepiamo noi
umani. Nel caso delle
"informazioni" riguardo al
dolore che prova un animale,
esse arrivano infatti al
cervello esattamente come accade
per gli esseri umani. Nelle
piante invece tutto questo
semplicemente non può
verificarsi, essendo esse
sprovviste di sistema nervoso
centrale.
Pertanto la
tipologia delle loro
"sensazioni" - anch'esse
scientificamente dimostrate -
non viene in nessun caso
elaborata dal sistema nervoso
(in esse inesistente), il solo
in grado di tradurre queste
stesse sensazioni trasformandole
in effettivo dolore. La
differenza "scientifica" tra
animali e vegetali - e della
loro conseguente reazione agli
stimoli del dolore - è pertanto
sostanziale ed inequivocabile.
La logica che, poiché anche i
vegetali soffrono nell'essere
mangiati giustifica il fatto di
continuare a far soffrire e a
mangiare assieme ad essi pure
gli animali, porta
conseguentemente ad accettare,
sullo stesso principio, il fatto
che, poiché anche gli animali
soffrono, è lecito che soffrano
pure gli umani. E' una semplice
questione di logica, appunto.
Gli animali - uomo compreso
- , nel corso della loro
evoluzione, hanno sviluppato
sistemi come la fuga per
sottrarsi agli attacchi e per
evitare così il dolore (e di
essere uccisi), cosa che le
piante non hanno necessità di
fare. Tant'è vero che dal punto
di vista scientifico gli animali
- così come l'uomo - sono
considerati esseri senzienti
(cioè in grado di "sentire" il
dolore) a tutti gli effetti,
mentre alle piante questo status
è negato.
Un esempio
estremamente banale della
differente reazione alla
violenza da parte degli animali
rispetto alle piante, oltre alla
fuga, è dato dal fatto che se ad
un animale viene amputata una
estremità essa non ricresce e
l'animale resta pertanto
menomato - spesso addirittura
incapace di sopravvivere perché
non più atto a procurarsi il
cibo. Mentre una pianta che
subisce una potatura, anche
consistente, diventa invece più
forte e rigogliosa e non risente
quindi affatto delle
"menomazioni" subite, bensì ne
trae giovamento. Non c'è dunque
nessuna ragione logica né tanto
meno scientifica per sostenere
che il dolore dell'animale e del
vegetale siano equivalenti: si
tratta invece di un mero assunto
capzioso che ha il solo fine di
continuare a giustificare la
violazione etica di fondo che
l'animale uomo commette
cibandosi degli altri animali,
pur non avendo egli alcuna
necessità di farlo per la
propria sopravvivenza.
Inoltre, invocando la
necessità e giustificando la
liceità etica di cibarsi di
animali per sopravvivere, si
giunge inevitabilmente a
giustificare implicitamente di
potersi cibare anche di altri
esseri umani. E' il nostro senso
morale che ci impedisce di
farlo, non le leggi di natura da
molti invocate e che invece
giustificano il cannibalismo. E
se il nostro senso morale ha
contribuito enormemente al
progresso della civiltà umana,
non si capisce quindi perché
detto senso morale, nell'ottica
di una civiltà umana più
evoluta, non debba essere esteso
anche agli altri animali
senzienti.
Del resto non
va dimenticato che anche l'uomo
appartiene al regno animale e
nutrisi di animali è assai più
vicino al cannibalismo di quanto
non lo sia nutrirsi di vegetali.
Mangiare la carne degli altri
animali anziché quella umana è
una differenza di grado ma non
di genere e facendolo restiamo
comunque molto più prossimi al
cannibalismo che non cibandoci
di vegetali.
Le più
grandi conquiste della civiltà
umana implicano l'estensione di
nuove libertà e diritti: citiamo
- ad esempio - quelli agli
schiavi, alle donne, ai negri,
agli omosessuali.
Pertanto, se si ritiene che
l'etica sia uno dei pilastri
fondamentali dell'evoluzione
umana, si dovrà inevitabilmente
giungere ad accettare ciò che è
eticamente più corretto, e non
soltanto ciò che ci fa piacere
ritenere tale e che ci fa più
comodo continuare a credere e a
fare.
di Emanuela Barbero
tratto da:
Vegan3000
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