La Voce Dei Conigli associazione di volontariato NO PROFIT per la tutela dei conigli CON SEDE A VERONA.
L'associazione lavocedeiconigli si occupa di recuperi e adozioni di conigli abbandonati. Svolgiamo attività di informazione sulla corretta gestione del coniglio come animale da compagnia tramite il sito, la distribuzione di materiale informativo, eventi, nelle scuole e sui canali social. Il nostro obiettivo è il benessere dei conigli e di tutti gli animali. |
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Schede Adozioni |
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Se il danno e' stato fatto, e hai già una tartaruga d'acqua dolce in casa, e'
essenziale che tu sappia come fare in modo che non muoia. Questa e', infatti, la
cosa più' probabile che le possa succedere entro pochissimi anni (se non mesi)
dal suo ingresso nel tuo habitat.
Breve descrizione delle Trachemys Scripta: Sono originarie degli Stati Uniti (la sottospecie Scripta Elegans, conosciuta anche come "tartaruga dalle orecchie rosse", per via di due macchie rosse ai lati del muso, vive principalmente negli stati sud-orientali. Le Scripta Scripta, invece, vivono in un'area più vasta, che arriva fino al Canada). Se ben accudite possono vivere anche più di 30 anni
Toffy Trachemys Scripta Elegans
Il carapace è di forma ovale e di colore verde che si scurisce con l'età fino a diventare quasi nero. Il piastrone è di colore giallo con delle macchie nere, ed è unito al carapace lungo i margini laterali. In età adulta le femmine arrivano a misurare fino a 30 cm circa, i maschi di solito sono piu' piccoli (circa 16 cm) e si distinguono perché hanno il piastrone concavo e le unghie e la coda più lunghe. La pelle è verde con strisce gialle. La maturità' sessuale dovrebbe essere intorno ai 5-7 anni per le femmine e 2-5 anni per i maschi.
Carapace e piastrone: La tartaruga, come tutti i rettili, nel corso della vita non solo cambia la pelle, ma anche il guscio (carapace che è il dorso e piastrone che è il ventre). Questo avviene in primavera, quando comincia a prendere il sole, che è fondamentale per la sua salute.
foto carapace:
f oto piastrone:
Dismorfismo sessuale:
la Femmina è più grande di dimensioni
Il Maschio è più piccolo di dimensioni, hanno la coda e le unghie più lunghe ed il piastrone concavo
Carattere: Queste tartarughe sono creature timide, infatti al minimo segno di pericolo si immergono in acqua per nascondersi e cercare riparo. Al tempo stesso, però, possono essere molto curiose. Non e' escluso che, nel corso degli anni di convivenza con l'uomo, prendano confidenza con quest'ultimo fino a non fuggirne più. Questa difficoltà di accettazione, comunque, rivela come le tartarughe non siano animali domestici.
Vita in natura: E' un' animale diurno vive in acque ferme o poco mosse come stagni, laghi, paludi ma anche fiumi, l'importante è che siano presenti piante acquatiche e fondali fangosi che gli permettano di nascondersi e di riposare. Trascorre la maggior parte della vita in acqua, ma ha bisogno anche di posti asciutti e di molto sole, indispensabile per il carapace, inoltre sono attive ad una temperatura compresa tra 10° e 37°C, sotto i 10°C vanno in letargo, sott’acqua, nascoste tra il fango. L'alimentazione è costituita da pesci, insetti, piante acquatiche e tutto ciò che riescono a trovare!
LAGHETTO - ACQUATERRARIO
Allevamento e cura in cattività Partiamo con l'idea che più spazio c'è meglio è! pensate alle dimensioni che raggiungerà la tartaruga una volta diventata adulta, specie se femmina, o se ne avete più di una...dimenticate perciò le vaschette "lager" con la palma di plastica e 2cm d'acqua che vendono abitualmente nei negozi. Le tartarughe hanno principalmente bisogno di una vasca adeguata in cui possano nuotare, di una zona asciutta dove muoversi, di tanto Sole (ma anche di ombra), di una giusta alimentazione e di tanto amore. Locandina "basta vaschette lager" scarica ( immagine jpeg )
L aghetto artificiale:L' ideale sarebbe un laghetto all’aperto, realizzabile per il proprietario che ha un giardino. In commercio si trovano delle vasche che vanno messe dentro la terra per fare dei laghetti artificiali. Cerchiamo di sistemare la vasca in una zona dove ci sia ombra, per non causare il surriscaldamento corporeo. Deve però essere presente anche il Sole, indispensabile per il carapace. Il rammollimento di quest'ultimo, infatti, porterebbe l'animale alla morte. Importante e' fare una recinzione per evitare che le tartarughe scappino, e lasciare a disposizione una zona asciutta per permettere alle tartarughe di uscire dall’acqua.
Vasca per le tartarughe
Chi ha una terrazza può usare una vasca di plastica rigida, tipo le piscine per
bambini, allestita con un bel sasso dove la tartaruga si sistemerà per prendere
il Sole. Fare attenzione alla temperatura invernale. Le tartarughe adulte si
adattano bene al clima italiano. Tuttavia, se la temperatura scende sotto i 4
gradi centigradi, la tartaruga riporterà danni da congelamento, e probabilmente
morirà. Meglio, dunque, dotarsi di un termoriscaldatore (e' molto economico),
che tenga la temperatura del laghetto a livelli accettabili (ca. 20 gradi
centigradi). Il termoriscaldatore e' indispensabile per le tartarughe non
adulte. Acquaterrario: Per chi non ha il giardino la soluzione migliore consiste nell’utilizzare un acquario di vetro, materiale che è facilmente lavabile e disinfettabile. Se la tartaruga è giovane e sotto i 10 cm di lunghezza si può usare un' acquario delle dimensioni minime di 60 x 30 x 30 cm., naturalmente man mano che crescerà la vasca dovrà essere sostituita da una più grande. Evitiamo di usare come fondo dell'acquario ghiaia troppo piccola, se ingoiata potrebbe causare una costipazione intestinale, attenti alle piante di plastica che possono ferire l'animale. Evitiamo inoltre il sovraffollamento perché sono animali molto aggressivi e possono arrivare a ferirsi gravemente fra loro. L' acquario dovrà essere fornito di una zona asciutta e facilmente raggiungibile dalla tartaruga, che può essere costituita da un pezzo di legno o da delle rocce.
Temperatura dell'acqua e illuminazione:
La temperatura ideale dell’acqua è di 24-26°C di giorno con una (non
indispensabile) riduzione di circa 5°C di notte. Questo si ottiene con
riscaldatori collegati a un termostato (termoriscaldatori acquistabili in
qualsiasi negozio di animali, con spesa modica). Come è stato già detto, di vitale importanza per la salute della tartaruga, è l'esposizione al sole. Durante le giornate calde e soleggiate è un’ottima pratica permettere alle tartarughe di esporsi alla luce solare diretta, fornendo sempre la possibilità di ripararsi all’ombra se la temperatura aumenta troppo. Tenete presente che la luce solare filtrata da un vetro o dal plexiglas non apporta raggi ultravioletti ed è perciò inutile.
Se questo non è possibile si possono utilizzare lampade che emettano lo spettro
completo di radiazioni, compresi i raggi ultravioletti. Anche queste lampade
sono acquistabili presso negozi di animali. Sono specifiche per i rettili e non
vanno confuse con le lampade per i pesci. Tutto ciò non è necessario se le tartarughe vivono all’aperto o se vengono esposte regolarmente al sole.
Sistemazione invernale (letargo) Se la tartaruga vive all'esterno il laghetto deve essere profondo almeno 1 metro con del terriccio-fango nel fondo in maniera che si possa immergere. Se la superficie dell'acqua però si gela può diventare pericoloso. Non è necessario andare in letargo per le tartarughe in cattività. E' consigliabile quindi tenere le tartarughe in un posto in cui la temperatura non scenda sotto i 4°C per evitare il congelamento. Sopra i 10°C le tartarughe non vanno in letargo.
E' inoltre altamente pericoloso mandare in letargo le tartarughe ammalate o quelle molto giovani. Si consiglia di tenerle in un terrario riscaldato a 24-26°C, con 12-14 ore di luce, con una lampada ad ultravioletti, e con una regolare alimentazione.
Pulizia dell' ambiente: Per evitare problemi di salute alla nostra tartaruga è molto importante tenere pulito il suo ambiente. Nel caso del laghetto artificiale o della piscina si procederà a cambiare l'acqua togliendo con un secchio quella sporca per poi aggiungerne di pulita, senza aspettare che l'acqua sia troppo sporca. Nell' acquaterrario è necessario installare un potente filtro, interno o esterno, per eliminare gli odori sgradevoli e l’imputridimento dell’acqua, ed effettuare poi dei cambi regolari d’acqua ogni 10-15 giorni a seconda di quanto si sporca. In primavera-estate è la stagione più critica, infatti mangiano molto e sporcano molto, quindi è necessario cambiare l' acqua più spesso, anche tutti i giorni! Da notare che la presenza di MOLTA acqua rende più improbabile uno shock termico allorquando si cambia parte dell'acqua stessa (i.e.: cambiare 30 litri di una vasca da 100 piuttosto che in una da 50 rende meno probabile che la tartaruga contragga una polmonite e muoia in una settimana, a causa dell'improvvisa diminuzione della temperatura).
L'ALIMENTAZIONE
La trachemys è onnivora. Le tartarughe piccole devono essere alimentate tutti i giorni; man mano che crescono la frequenza dei pasti va diminuita, o almeno la quantità del cibo. NB: L'alimentazione non deve essere esagerata, dato che una delle cause più frequenti di morte di tartarughe "domestiche" e' l'eccesso di grasso contro il carapace. Non farsi traviare dal fatto che le tartarughe appaiono sempre affamate. In natura, tale appetito e' giustificato dalla scarsità di cibo. In cattività, non deve ingannare il "proprietario".
Da adulte prediligono i vegetali e diminuiscono gli alimenti animali, preferiscono una alimentazione vegetariana.
L'alimentazione deve essere la più variata possibile. Alle proteine (pesce
crudo, pellets) vanno aggiunti frutta e verdura, come insalata, carote,
trifoglio, fagiolini, tarassaco. Si può anche somministrare, almeno 1 volta alla
settimana, un integratore di vitamine e minerali per rettili da mettere nel
cibo. Un'alimentazione composta per esempio di soli gamberetti essiccati, può far sviluppare gravi carenze vitaminiche, che se non vengono corrette in tempo le porta alla morte. Spesso le tartarughe rifiutano di assumere vegetali, importanti nella dieta degli esemplari adulti. Si può provare quindi a mescolare della verdura a pezzetti con un alimento particolarmente gradito alla tartaruga. Un'altra possibilità e' di costringere la tartaruga a un ragionevole (non esagerato!) digiuno, finché non si adatterà a mangiare anche verdura.
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